Buongiorno amici, con il post di oggi ho deciso finalmente di raccontarvi il nostro viaggio estivo in Val di Non, una meta last minute che ci ha regalato tante emozioni, inclusa la visita allo spettacolare lago di Tovel. Ma partiamo con ordine...
La scelta della meta è stata dettata dalla voglia di sfuggire al caldo di ferragosto, ma portando con noi il nostro Noel, cosa che ha reso un po' complessa la ricerca di una struttura idonea che potesse ospitarci. Alla fine ci siamo decisi a prenotare il bed&breackfast Deromedi, a Cles, che ci ha fornito un appartamento carino e moderno nel bel mezzo di un meraviglioso meleto.
Appena arrivati il dolce profumo delle mele al sole ci ha avvolti come un caloroso benvenuto!
Lago di Santa Giustina
Il primo giorno lo abbiamo dedicato alla visita del lago di Santa Giustina, un bacino artificiale nel bel mezzo della Val di Non. Non essendo il tipico e naturale lago trentino, ovviamente non era spettacolare come altre location, tuttavia la passeggiata intorno alle sue rive e e il relax lungo le sue spiagge bianche non è stato per niente male!
Il primo giorno lo abbiamo dedicato alla visita del lago di Santa Giustina, un bacino artificiale nel bel mezzo della Val di Non. Non essendo il tipico e naturale lago trentino, ovviamente non era spettacolare come altre location, tuttavia la passeggiata intorno alle sue rive e e il relax lungo le sue spiagge bianche non è stato per niente male!
Poi ci stiamo spostati nel centro di Fondo, dove era in corso una simpaticissima manifestazione enogastronomica detta "Cusina Nonesa en ti Somasi da Fon": in pratica alcune associazioni cucinavano piatti tipici all'interno di vecchie cantine, porticati e androni dislocati nel centro del paese, per cui era possibile gironzolando tra i vicoli assaggiare le varie specialità montane, per poi votare il Somaso preferito! Davvero originale e divertente!
Per concludere la nostra giornata ci siamo infine rilassati sul lago Smeraldo, godendoci una bella passeggiata lungo le sponde del suo affluente, e poi stendendoci alle sue sponde per ammirare il tramonto...
Lago di Tovel e trekking a Malga Tuena
Probabilmente la giornata più intensa ed emozionante del nostro viaggio...
Sveglia alle 7, siamo partiti per la tanto attesa visita al Lago di Tovel. Conoscevamo da tempo la leggenda legata a questo bacino trentino, ma vedere dal vivo le meraviglie di questo luogo ci ha fatti sentire dentro una fiaba!
Uno dei motivi che ha reso famoso questo lago, che tra l'altro risulta anche essere il più grande bacino naturale della Val di Non e di tutto il Parco Naturale Adamello Brenta, fu il curioso fenomeno che fino all'anno 1964 si verificava durante la stagione estiva nella parte a sud est delle sue acque, che improvvisamente si tingevano di rosso sangue. Purtroppo ad oggi rimangono solo le fotografie storiche a documentare il suggestivo arrossamento delle acque cristalline (qui ne trovate un esempio). Ma sapete l'origine di questo incredibile spettacolo?
La leggenda narra che un tempo una bellissima principessa di nome Tresenga, unica figlia dell'ultimo re di Ragoli, alla morte del padre venne chiesta in sposa da molti pretendenti, interessati alle sue ricche terre. Lei, per evitare che il suo regno finisse nelle mani di un sovrano straniero, li rifiutò tutti, incluso il potente e arrogante Lavinto, re di Tuenno. Quest'ultimo vedendosi rifiutato e umiliato, non volle rassegnarsi e per tentare di conquistare Tresenga con la forza, inviò il suo esercito contro Ragoli per spingere la principessa a nozze. Tuttavia, ella non si volle arrendere alle pressioni, e decise di scendere personalmente in campo insieme al suo popolo per rispondere con coraggio all'attacco.
La battaglia ebbe luogo sulle rive del lago e purtroppo vide i paesani di Ragoli soccombere ai soldati di Tuenno. Trasenga lottò fino alla fine, ma venne uccisa dallo stesso Lavinto, con un colpo di spada. Le numerosi morti tinsero di rosso le acque del lago... da allora si narra che nelle notti di luna piena lo spirito della principessa Tresenga vaghi sulle sue acque sospirando e piangendo per il suo popolo perduto...
In realtà il motivo scientifico sembra essere molto meno poetico: infatti il viraggio di colore sarebbe attribuito alla presenza di una particolare alga denominata Tovellia sanguinea, che in particolari condizioni (probabilmente interagendo con gli escrementi dei bovini al pascolo) fioriva, tingendo così le acque di rosso. Oggi purtroppo mancando le sostanze nutritive, quali fosforo e azoto, per una riduzione delle mucche in alpeggio, si è rotto il delicato meccanismo che rendeva magico il lago, e il fenomeno non si presenta più.
Tuttavia il lago mantiene il classico colore cristallino dei classici bacini alpini, che riflette le montagne e gli abeti trentini, e quindi non per questo risulta meno affascinante di un tempo!
Noi ne siamo rimasti immensamente affascinati, complice anche il fatto di arrivare al mattino presto, questo ci ha permesso di ammirare in totale silenzio e solitudine le meraviglie di quest'oasi di pace... uno spettacolo da mozzare il fiato!
Oltre a fotografare e ammirare il meraviglioso bacino, questa zona fa da punto di partenza per numerose escursioni, per cui risulta perfetta sia per una passeggiata in famiglia sia per gli appassionati di trekking.
Il mattino nel nostro caso lo abbiamo inizialmente dedicato a percorrere il sentiero che circonda il lago, che ci ha permesso di godere del panorama da tutte le angolazioni possibili... Dopo una meritata colazione, ci siamo invece cimentati in un ripidissimo percorso per raggiungere Malga Tuena... diciamo che non era proprio nei piani affrontare una salita del genere (abbiamo fatto male i conti hahaha), però la soddisfazione provata nell'arrivare alla fine del percorso non ha prezzo!!! E i canederli deliziosi che ci siamo pappati sono valsi tutta la fatica ;P
Spero che il racconto del nostro viaggio vi sia piaciuto!
Un abbraccio
Probabilmente la giornata più intensa ed emozionante del nostro viaggio...
Sveglia alle 7, siamo partiti per la tanto attesa visita al Lago di Tovel. Conoscevamo da tempo la leggenda legata a questo bacino trentino, ma vedere dal vivo le meraviglie di questo luogo ci ha fatti sentire dentro una fiaba!
Uno dei motivi che ha reso famoso questo lago, che tra l'altro risulta anche essere il più grande bacino naturale della Val di Non e di tutto il Parco Naturale Adamello Brenta, fu il curioso fenomeno che fino all'anno 1964 si verificava durante la stagione estiva nella parte a sud est delle sue acque, che improvvisamente si tingevano di rosso sangue. Purtroppo ad oggi rimangono solo le fotografie storiche a documentare il suggestivo arrossamento delle acque cristalline (qui ne trovate un esempio). Ma sapete l'origine di questo incredibile spettacolo?
La leggenda narra che un tempo una bellissima principessa di nome Tresenga, unica figlia dell'ultimo re di Ragoli, alla morte del padre venne chiesta in sposa da molti pretendenti, interessati alle sue ricche terre. Lei, per evitare che il suo regno finisse nelle mani di un sovrano straniero, li rifiutò tutti, incluso il potente e arrogante Lavinto, re di Tuenno. Quest'ultimo vedendosi rifiutato e umiliato, non volle rassegnarsi e per tentare di conquistare Tresenga con la forza, inviò il suo esercito contro Ragoli per spingere la principessa a nozze. Tuttavia, ella non si volle arrendere alle pressioni, e decise di scendere personalmente in campo insieme al suo popolo per rispondere con coraggio all'attacco.
La battaglia ebbe luogo sulle rive del lago e purtroppo vide i paesani di Ragoli soccombere ai soldati di Tuenno. Trasenga lottò fino alla fine, ma venne uccisa dallo stesso Lavinto, con un colpo di spada. Le numerosi morti tinsero di rosso le acque del lago... da allora si narra che nelle notti di luna piena lo spirito della principessa Tresenga vaghi sulle sue acque sospirando e piangendo per il suo popolo perduto...
In realtà il motivo scientifico sembra essere molto meno poetico: infatti il viraggio di colore sarebbe attribuito alla presenza di una particolare alga denominata Tovellia sanguinea, che in particolari condizioni (probabilmente interagendo con gli escrementi dei bovini al pascolo) fioriva, tingendo così le acque di rosso. Oggi purtroppo mancando le sostanze nutritive, quali fosforo e azoto, per una riduzione delle mucche in alpeggio, si è rotto il delicato meccanismo che rendeva magico il lago, e il fenomeno non si presenta più.
Tuttavia il lago mantiene il classico colore cristallino dei classici bacini alpini, che riflette le montagne e gli abeti trentini, e quindi non per questo risulta meno affascinante di un tempo!
Noi ne siamo rimasti immensamente affascinati, complice anche il fatto di arrivare al mattino presto, questo ci ha permesso di ammirare in totale silenzio e solitudine le meraviglie di quest'oasi di pace... uno spettacolo da mozzare il fiato!
Oltre a fotografare e ammirare il meraviglioso bacino, questa zona fa da punto di partenza per numerose escursioni, per cui risulta perfetta sia per una passeggiata in famiglia sia per gli appassionati di trekking.
Il mattino nel nostro caso lo abbiamo inizialmente dedicato a percorrere il sentiero che circonda il lago, che ci ha permesso di godere del panorama da tutte le angolazioni possibili... Dopo una meritata colazione, ci siamo invece cimentati in un ripidissimo percorso per raggiungere Malga Tuena... diciamo che non era proprio nei piani affrontare una salita del genere (abbiamo fatto male i conti hahaha), però la soddisfazione provata nell'arrivare alla fine del percorso non ha prezzo!!! E i canederli deliziosi che ci siamo pappati sono valsi tutta la fatica ;P
Un abbraccio